PELLE GRASSA E A TENDENZA ACNEICA: DIFFERENZA E COME TRATTARLE
- 28 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 mar
L'ACNE: UN CASO CLINICO
Uno dei problemi più frequenti negli adolescenti, e non solo, è l’acne. Definirlo semplice inestetismo è errato, poiché è un vero e proprio disturbo patologico di competenza medica. Prima di approfondire l’argomento, è giusto focalizzarci sulle sue cause e in quali condizioni si forma.
COME SI FORMA L'ACNE: PROCESSO INFIAMMATORIO
Sulla nostra pelle sono presenti ghiandole sebacee, propriamente chiamate “olocrine” che generano una sostanza lipidica, il sebo, composta da trigliceridi e altre sostanze in dosi minori come lo squalene, che con le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti svolge una funzione protettiva. Il sebo, quindi, contribuisce alla formazione del film idroacidolipidico. Insomma, le ghiandole olocrine e il sebo sono essenziali per proteggere la barriera cutanea.
Sulla nostra pelle albergano anche moltissimi batteri come funghi, lieviti e virus. Nulla di cui preoccuparsi, visto che questi “commensali” sono utilissimi nel limitare la comparsa e la successiva diffusione di patogeni. Tutti questi batteri formano il microbiota cutaneo. Tra questi troviamo il Propionibacterium acnes: il batterio responsabile dell’acne. Come erroneamente si pensa, non è del tutto nocivo, anzi, è molto utile per il nostro microbiota. Presente maggiormente nelle zone grasse, il suo compito è quello di idrolizzare i trigliceridi, ottenendo così gli acidi grassi, importanti per la regolazione del PH cutaneo. Il Propionibacterium acnes, d’altra parte, è un potenziale eziopatogeno dell’acne: vediamo come.
In età adolescenziale, in risposta ai cambiamenti ormonali, abbiamo un eccesso di produzioni sebacee che parallelamente all’ipercheratosi (la produzione eccessiva di cheratina) ostruiscono i follicoli, creando i più noti punti neri. Qui interviene il nostro batterio:provoca l’infiammazioni dei follicoli piliferi. Più nello specifico, sono gli acidi grassi prima citati, che portano alla formazioni di papule. Quando queste vengono colpite dal batterio il pus rialza la papula formando, così, la comune puntina bianca: la papula è diventata pustola. In altri casi clinici più gravi, in queste cavità possono infiltrarsi elementi liquidi o solidi creando dei noduli: le cisti. L’acne, dunque, non deve essere sottovalutata poiché in quadri medici più delicati diventa una significativa problematica; parliamo di casi come l’acne cheloidea o quella conglobata.
CAUSE
Le cause principali dell’acne sono molteplici. Generalmente una delle cause dell’acne è sicuramente il cambiamento ormonale in età adolescenziale (tra i 14 e i 19 anni). Le ghiandole sebacee in risposta agli stimoli ormonali degli androgeni producono più sebo rispetto alla loro normale attività. Sicuramente anche lo stress è un aggravante non indifferente, come anche una scorretta alimentazione facilita l’infiammazione.
RIMEDI PER LE PELLI A TENDENZA ACNEICA
Esistono svariati modi per contrastare l’acne. Come abbiamo detto prima le due condizioni più favorevoli per la comparsa di acne sono l’ipercheratosi e la produzione irregolare di sebo. Per contrastare la prima problematica, gli AHA (alfa idrossiacidi) e l’acido salicilico (BHA) sono molto efficaci. Essendo lipofili, riescono a penetrare in profondità così da eliminare gli strati di cheratina accumulati. Tali acidi sono impiegati sopratutto nell’esfoliazione. Seppur abbiamo evitato di trattare l’acido retinoico, il cui uso è di esclusiva consultazione medica, i suoi derivati maggiormente diffusi in cosmetica (come il retinolo) sono ottimi sia per contrastare l’eccesso di cheratina che per le loro proprietà antinfiammatorie.
Un altro ingrediente utilissimo è l’acido azelaico, composto da un fungo già presente sulla nostra cute: possiede proprietà antibatteriche, sebonormalizzanti ed è utile anche per contrastare l’eccesso di cheratina. Parallelamente, lo zinco e la niacinamide hanno proprietà antimicrobiche in grado di agire direttamente sul batterio scatenante dell’acne.
In fine, per normalizzare l’eccessiva produzione di sebo vi sono numerosi estratti vegetali come la salvia, il nasturzio e la bardana. Dulcis in fundo, abbiamo un prodotto di originale vegetale utilissimo. Più noto per le sue proprietà anti-aging il bakuchiol è molto efficace per la normalizzazione del sebo. Per comprendere meglio il suo funzionamento focalizziamoci sull’attività ormonale del nostro corpo. Un enzima importante in età puberale, ma già presente quando il bambino è ancora nel grembo materno, è il 5-alfa-reduttasi. In parole semplici questo enzima trasforma l’ormone steroide, il testosterone, in diidrotestosterone. Quest ultimo si occupa, per esempio, dell’abbassamento della voce, della crescita dei peli e della massa muscolare. I problemi nascono quando si ha un eccesso di diidrotestosterone tanto da portare, fra alte problematiche, all’acne. Qui interviene il bakuchiol addetto alla riduzione del 5-alfa-reduttasi e della normalizzazione della produzione sebacea.
TRATTARE LA PELLE GRASSA: DIFFERENZE DALLA CUTE IMPURA
Per quanto riguarda la pelle grassa le principali problematiche da risolvere sono l’aspetto lucido della pelle, l’eccessiva produzione di sebo e cercare di evitare, per quanto possibile, la formazione di foruncoli. Sulle pelli miste-impure bisogna agire in maniera più incisiva sull’infiammazione e utilizzare prodotti con finalità antibatteriche. Anche per la seconda tipologia naturalmente è doveroso cercare di contrastare la comparsa di brufoli o altre imperfezioni. In ambedue le situazioni i cosmetici applicati, non devono risultare troppo aggressivi. In primo piano, è importantissimo non utilizzare un detergente troppo aggressivo, poiché generalmente tenderebbe a seccare troppo la pelle. Un detergente che secca la pelle disidratandola eccessivamente è vivamente sconsigliato; inoltre sulle pelli grasse provocherebbe il cosiddetto "effetto rebound”, ove il sebo in risposta alla disidratazione cutanea produce maggiormente sebo. Dunque, per la detersione del viso si prediligono detergenti delicati, mentre per eliminare tracce di trucco o altri residui di sporco, la notte sarebbe vantaggioso applicare un detergente lipidico fluido. In altri casi anche il latte detergente è un ottimo cosmetico, così come anche un’acqua micellare per le pelli impure-miste.
Anche gli scrub hanno bisogno di un occhio di riguardo: se troppo aggressivi e applicati con movimenti non leggeri peggioreranno significativamente l’infiammazione.
Si comprende, quindi, che la pelle grassa predilige prodotti per la normalizzazione della produzione sebacea e opacizzanti per ridurre l’effetto lucido-oleoso. D’altra parte per le pelli impure e a tendenza acneica i cosmetici dermopurificanti, antibatterici e antinfiammatori sono molto utili. Generalmente, però, per entrambi le tipologie di pelle è sconsigliato usare prodotti con una texture troppo densa e grassa oppure di utilizzare cosmetici contenti per esempio alcol o estratti di agrumi che tenderanno a infiammare di più la cute.
In conclusione, il trattamento della propria pelle, sopratutto in vista di problematiche come queste è molto delicato. Proprio per questo è importantissima una consulenza dermatologica. L’acne è un problema che può arrivare fino a quadri clinici decisamente problematici: agisci consapevolmente e contatta chi di dovere.
DISCLAIMER:
É assolutamente necessaria una consultazione dermatologica prima di provare un qualsiasi prodotto o ingrediente sulla propria pelle, al fine di evitare danni e o quadri clinici più delicati.
Bibliografia: “Come sono fatti i cosmetici” di Giulia Penazzi (2015)
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