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Simone Imparato

2025

MANTIENI LA TUA PELLE GIOVANE: COME TRATTARE LA CUTE INVECCHIATA

  • 29 mar
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 30 mar

Col tempo, che si voglia o no, il nostro fisico subisce dei cambiamenti e di conseguenza anche la nostra pelle. L’invecchiamento cutaneo si manifesta in una pelle più sensibile, spenta e costellata da rughe o altri inestetismi. Oggi giorno l’industria cosmetica offre sul mercato prodotti altamente validi per queste problematiche, tanto che si parla cosmeceutici: cosmetici con attività mirata maggiore rispetto ai prodotti comuni, ma non paragonabile comunque a quella di un farmaco. In fine, va ricordata anche l’importanza di una vita sana ed equilibrata al fine di ritardare il più possibile l’invecchiamento cutaneo. 


CAUSE DELL'INVECCHIAMENTO PRECOCE

Sono molti i fattori che influenzano l’invecchiamento della pelle. Il primo di questi è sicuramente l’esposizione solare (approfondisci qui l’argomento). I raggi solari inducono la produzione di radicali liberi in un processo definito “stress ossidativo”. Una maggiore proliferazione di quest ultimi si manifesta sulla pelle con la comparsa di rughe. Tecnicamente, questo processo è definito photoaging, ove la cute risulta poco elastica, ruvida ed è ispessita. All’esterno oltre che i raggi UV andiamo incontro ad un’altra problematica: la contaminazione ambientale o inquinamento ambientale. Composto da fuliggine, gas di scarico o altre materie di scarto provenienti da stabilimenti industriali (come l’ossido di azoto o di zolfo), induce la formazione di rughe e discromie cutanee. Per rimuovere queste polveri sottili dalla cute un primo passo valido è sicuramente l’utilizzo di un buon detergente a base acquosa.


rimedi per la tua pelle invecchiata

COME TRATTARE I SEGNI DELL'INVECCHIAMENTO

UNA DIETA SANA RITARDA L’INVECCHIAMENTO 

Ancora una volta l’alimentazione diviene di vitale importanza. Una dieta antiossidante è ottima per ritardare l’invecchiamento della pelle. Un’alimentazione sana con il giusto apporto di oligoelementi, proteine e omega-3 e altri nutrienti validi, sostengono il sistema immunitario e migliorano le condizioni della pelle. D’altro canto un livello smisurato di zuccheri e grassi nell’organismo può portare a condizioni di infiammazione cronica con elevato grado di ossidazione. Si parla, dunque, di infiamming, (infiammazione + aging) un termine con il quale gli studiosi esemplificano la condiziona infiammatoria precedentemente descritta. 

(Per approfondire meglio questa tematica ti suggeriamo questo articolo).


IL RUOLO DELLO STRESS

Lo stress gioca il suo ruolo anche sull’invecchiamento della pelle. L’asse pelle-cervello è stato ben approfondito in altri articoli, ma ti basti sapere che ancora oggi gli studi sulla correlazione e i meccanismi fisiologici tra stress e invecchiamento cutaneo non sono stati ancora ben definiti. Rimane pur sempre il fatto che forti tensioni psicologiche aumentano lo stress ossidativo e di conseguenza anche l’invecchiamento della pelle. 


DORMIRE BENE PER UNA PELLE PIU’ GIOVANE

Probabilmente se la tua cute ha un tono affaticato o spento, la causa è da ricollegare nel sonno. Seppur la mancanza di sonno sia stata collegata a patologie cardiovascolari o all’ipertensione, anche l’invecchiamento trova spazio. Alcune ricerche, infatti, dimostrano come nelle donne che dormono meno di 5 ore i segni del tempo siano più evidenti rispetto a chi dorme più a lungo. 


IL FUMO ACCELLERA L’INVECCHIAMENTO 

Scontato citarlo, ma il fumo è un pessimo alleato della nostra pelle. Il fumo, come altri elementi, induce la formazioni di radicali liberi: la pelle dei fumatori, infatti, è maggiormente propensa alla formazione di rughe e presenta un tono spento e pigmentato


L’ESERCIZIO FISICO 

Mantenersi in forma non solo per un fisico migliore. L’attività motoria, come l’alimentazione, ha la capacità di trasformare l’espressione dei nostri geni che controllano il metabolismo della cellula e il suo stato di infiammazione. Non a caso l’attività fisica induce le cellule ad arrestare i geni pro-infiammatori: l’attività fisica ed una corretta alimentazione riducono l’infiammazione cronica, la quale, formando lentamente radicali liberi e diminuendo l’efficacia del sistema immunitario, porta alla formazione di rughe, discromie e perdita di tono. 


I RIMEDI MIRATI

IDRATAZIONE E MICROBIOTA CUTANEO

L’idratazione riceve la sua meritata attenzione. Fatta in maniera corretta aumenta la protezione cutanea. Analogamente è essenziale la presenza dei ceramidi, che con un effetto semi-occlusivo trattengono l’umidità della pelle. Importantissimo è anche il micriobiota cutaneo che gioca un ruolo essenziale per la nostra pelle: i batteri commensali che lo compongono garantiscono protezione alla cute. Non tutti i batteri sono patogeni, anzi, la presenza di microrganismi buoni risulta utilissima. Per stimolare la crescita della flora batterica intervengono i FOS (Frutto-oligosaccaridi), che ne favoriscono il riequilibrio. Seppur appetibili a poche persone, l’aglio e la cipolla ne sono ricchi; seguono legumi, frumento e verdura (come carciofi o cicoria). 


TURN OVER CELLULARE

Favorire il turn over cellulare è indispensabile come rimedio contro l’invecchiamento della pelle. Tramite l’esfoliazione riusciamo a favorire il rinnovo delle cellule: il concetto è semplice, i cheratinociti invecchiati vengono “staccati” dal derma così da dare spazio alle cellule nuove. In questo caso, gli AHAs (alfa-idrossiacidi) vengono ampiamente utilizzati. L’acido glicolico è il più gettonato. Studi (Ditre et al., 1996) dimostrano che gli AHAs in concentrazioni maggiori del 25% migliorano la densità del collagene e la qualità delle fibre elastiche. D’altra parte, anche i derivati dell’acido retinoico  (come il retinolo) hanno un ruolo fondamentale. Usati correttamente inducono la produzione di collagene e una crescita dei fibroblasti


Pelle invecchiata trattamento

METABOLISMO CELLULARE

Bisogna prestare attenzione anche al metabolismo cellulare. Con il tempo l’attività cellulare rallenta, ma possiamo trovare rimedio in alcuni nutrienti. Il ginseng e il tè verde migliorano il metabolismo cellulare. Non mancano all’appello gli oligoelementi. Contenuti in piccolissime quantità nel nostro corpo, sono essenziali per i processi enzimatici; alcuni di questi favoriscono la sintesi di proteine cutanee. 


DEGRADAZIONE CELLULARE

Passiamo invece alla degradazione cellulare: un processo che colpisce le proteine dermiche. I fibroblasti producono le metalloproteinasi, enzimi che sono in grado di degradare le rispettive proteine strutturali. In qualità di metalloproteinasi abbiamo la collagenasi, l’elestasi e la ialuronidasi. Questo in realtà è un processo utile per la nostra cute. Invecchiando, alcune proteine divengono sempre meno elastiche e meno fibrose: degradandole, di conseguenza, possiamo dare spazio a nuove proteine. La situazione diventa critica quando le metalloproteinasi hanno origine esogena: per esempio, l’esposizione solare ne induce una maggiore produzione. Qui la degradazione assume un tono negativo divenendo fonte di azioni distruttive sul derma e con conseguente comparsa di inestetismi. Come rimedio possiamo usufruire di estratti vegetali come il tè verde o la centella asiatica, che posseggono proprietà anticollagenasiche. Gli estratti di echinacea sono, invece, anti-ialuronidasiche


I PRINCIPI ATTIVI MIGLIORI

I primi segni di invecchiamento si palesano in una pelle meno luminosa, rilassati e poco compatta. Alcuni ingredienti funzionali sono in grado di alleviare queste problematiche. La centella asiatica precedentemente citata, e l’aloe vera donano alla pelle un finish compatto ed elastico. Vitamina C, invece, e Niacinamide inducono la produzione di collagene contrastando la perdita di tono e il rilassamento cutaneo. 


RIVOLUZIONE SCIENTIFICA: I PEPTIDI BIOMIMETICI

Attenzione importante sopratutto per i peptidi biomimetici, figli della moderna industria cosmetica. Sono di origine sintetica e come suggerisce il nome “mimano” le funzioni di altre proteine. Pur essendo di piccole dimensioni (sono composti da un minimo di tre amminoacidi fino a un massimo di otto), non sono in grado di penetrare in profondità nella pelle a causa delle loro caratteristiche idrofile. Di conseguenza, vengono unite, tendenzialmente, ad una molecola lipofila. Un impiego costante conferisce alla cute un finish tonico, elastico e compatto, come risultante delle loro capacità di ricostruzione fisiologica del derma. Alcuni peptidi biomimetici hanno effetti botox-like. Agiscono per accumulo: essendo molto piccoli si accumulano nel derma e bloccano fisicamente le comunicazioni tra i nervi e i rispettivi muscoli del viso. Il risultato è una minore contrazione facciale e le rughe d’espressione risultano di conseguenza meno visibili. Uno degli ultimi peptidi sintetizzati mima persino la proteina waglrein-1, presente nel veleno di un serpente che agisce analogamente al metodo prima spiegato. Il loro uso è consigliato a partire intorno ai 35/40 anni. 


BONUS: INVECCHIAMENTO CUTANEO E MENOPAUSA

Le donne in menopausa necessitano di un occhio di riguardo. Il rispettivo calo ormonale  fisiologico rende i tessuti più sottili, l’idratazione è ridotta e il tessuto adiposo risulta meno consistente. Il rimedio più efficace è sicuramente  l’impiego di fitoestrogeni ed hanno una certa affinità chimica con gli estrogeni femminili. Generalmente usati sotto forma di integratori, sono preseneti, come da indicazione del sito ufficiale Epicentro.ISS, nella soia, nei fagioli, nel finocchio, ma anche nel grano saraceno e nei cavoli di Bruxelles. 

In conclusione, come si è potuto evincere dal sito, il trattamento della pelle invecchiata implica una vita sana ed equilibrata. Seppur i cosmetici abbiano un ruolo rilevante, l’attività fisica e l’alimentazione giocano un ruolo chiave. 


DISCLAIMER:

É assolutamente necessaria una consultazione dermatologica prima di provare un qualsiasi prodotto o ingrediente sulla propria pelle, al fine di evitare danni e o quadri clinici più delicati.



Biblografia: "Come sono fatti i cosmetici" di Giulia Penazzi (2020)

 
 
 

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