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Simone Imparato

2025

COME TRATTARE LA CUTE SECCA: DALLE SUE CAUSE AI RIMEDI PIU' EFFICACI

  • 25 mar
  • Tempo di lettura: 5 min

COME RICONOSCERE LA PELLE SECCA

Durante il cambio di stagione, o di fronte a un cambiamento della propria beauty routine, spesso riscontriamo varie problematiche: pelle spenta, poco luminosa e persino desquamata. Questi sono chiari segni di una pelle a tendenza secca. Problematiche del genere presuppongono un’idratazione insufficiente con situazioni dermatologiche conseguenti anche più gravi. Proprio per questo è giusto analizzare in quali condizioni si ha una cute a tendenza secca o, in casi più gravi, alipica.


L'IDRATAZIONE ALLA BASE DELLA CUTE SECCA: NMF & TEWL

Come accennato, prima la cute a tendenza secca presuppone un’idratazione insufficiente. In questo caso, quindi, sono due gli aspetti che dobbiamo analizzare: la NMF (Natural Moisturizing Factor) e la TEWL (Trans Epidermal Water Loss). Riguardo la prima, la NMF è sostanzialmente il fattore idratante naturale della nostra pelle. Il nostro film idrolipidico, difatti, è composto per il 95% da sostanze lipidiche e per il restante 5% da sostanze solubili in acqua. Proprio questa piccola percentuale costituisce la NMF, che è composta per il 40% da amminoacidi; dal 12% da PCA (una molecola con capacità idratanti umettanti); dal 12% da sodio lattato e dal restante 28,5% da altre sostanze come urea, sali minerali e acidi organici. Queste sostanze, dunque, hanno una funzione idratante diretta: grazie alle loro proprietà igroscopiche hanno funzione umettante: trattenendo l’umidità esterna, idratano la cute. I risultati di una NMF equilibrata si rivedono in una cute sana, elastica e luminosa; in caso contrario si può intaccare tale equilibrio a causa di una detersione troppo aggressiva o di condizione meteorologiche avverse. 

NMF: Fattore Naturale di Idratazione
NMF: Fattore Naturale di Idratazione

Un’altro fattore importante che ci indica se la nostra pelle è ben idratata è la TEWL: la perdita di acqua transepidermica. Fisiologicamente è un processo naturale che si svolge normalmente sulla nostra cute per regolare e mantenere stabile il grado di idratazione cutanea: una porzione minuscola d’acqua evapora costantemente, dagli strati eterni della pelle, senza che noi possiamo accorgercene. Differente è, invece, il processo pertinente alla sudorazione: quest’ultimo viene definito perspiratio insensibilis ed implica sempre una perdita d’acqua dalla nostra pelle ma con funzione termoregolatrice. In caso di perdita d’acqua eccessiva si può incombere in gravi problemi di secchezza. Dobbiamo intervenire, dunque, sulla protezione della propria barriera cutanea (skin barrier). 

Come funziona la TEWL
Come funziona la TEWL

RIMEDI: COSA UTILIZZARE

CERAMIDI

In situazioni del genere sono importantissimi i ceramidi, che compongono una buona percentuale del contenuto lipidico della nostra pelle. Sono utilissimi nelle pelli a tendenza secca poiché collaborano alla protezione della barriera cutanea: difatti, possono essere inquadrati come la malta che tiene unite le cellule epidermiche esterne. Con questa loro funzione sono in grado di limitare l’eccessiva traspirazione d’acqua con un effetto antidisidratante (o idratante indiretto). 


IDROCARBURI MINERALI

Vi sono, inoltre, altrettanti elementi utili che svolgono una funzione occlusiva o semi-occlusiva simile a quella precedentemente vista. In primis, abbiamo gli idrocarburi minerali derivati del petrolio. Seppur il nome complicato, parliamo semplicemente di ingredienti come la vaselina, per esempio, i quali hanno un ottima funziona occlusiva e idratano in maniera indiretta la nostra cute evitando l’eccessiva perdita d’acqua. L’industria cosmetica, volta sempre di più ad un impronta “vegan”, ha deciso di limitare l’utilizzo di prodotti contenti derivati del petrolio, sebbene non siano nocivi poiché non intaccano i percorsi biochimici e metabolici della cute. 


OLI E BURRI VEGETALI

Abbiamo in sostituzione gli oli e i burri vegetali. A differenza degli ingredienti prima citati, quest ultimi nutrono anche il film idrolipidico poiché sono per struttura chimica affini agli acidi grassi presenti sulla pelle. Idratando e nutrendo la cute rendendola più elastica, gli oli e i burri vegetali possono riscontrare, però, una problematica. Quando la pelle raggiunge stati di secchezza avanzati, la cheratina disidratata impedisce il corretto assorbimento degli oli e o dei burri, creando una sorta di “muro” fibroso. Il risultato che si ha sulla pelle è un effetto lucido non naturale e decisamente poco estetico alla vista. Ingredienti del genere, citandone qualcuno, sono l’olio di jojoba, di mandorle dolci, di riso, di argan e persino di avocado. Quest ultimo è ricco di insaponificabile, ossia una parte dell’olio che oltre alle sue funzioni idratanti, nutrienti ed emollienti ha anche proprietà rassodanti. Per quanto riguarda i burri, invece, molto comuni sono il burro di cacao, di karitè o altri come quello di murumuru (di origine brasiliana). 


NIACINAMIDE e VITAMINE: E & F

Degne di nota sono anche le vitamine. Per le sue capacità antinfiammatorie e per le sue attitudini a incentivare la produzione di ceramidi, la niacinamide (derivato della vitamina B3) è ottima per le pelli a tendenza secca. Alcuni studi dimostrano che in 4 settimane di utilizzo la TEWL è diminuita significativamente e la produzione di ceramidi è aumentata del 34%. Detto questo, la niacinamide aiuta a lenire e a calmare i rossori oltre che a ridurre il prurito; per questo viene impiegata anche come rimedio alle macchie post-brufolo. Parallelamente abbiamo poi la vitamina E e la vitamina F. La vitamina E viene impiegata sotto forma di tocoferolo acetato, ossia la sua forma più stabile e più adatta alla produzione di cosmetici: ha proprietà emollienti, idratanti e protettive, con un effetto tanto delicato da poter essere impiegato anche sulle pelli dei bambini e degli anziani. La vitamina F, d’altra parte, ha fondamentale le stesse proprietà di idratante indiretto. Viene spesso utilizzata in combinazione con ceramidi per migliorare le sue funzioni protettive. 


LE MICROMOLECOLE UTILI

Per quanto riguarda l’idratazione diretta troviamo alcune micromolecole molto vantaggiose per la nostra cute secca. Generalmente vengono impiegate in concentrazioni che variano dal 3% al 5% e non sono utilizzate in forma pura poiché data la loro proprietà igroscopica potrebbero assorbire acqua dagli strati più profondi, innescando così un processo di disidratazione maggiore. Una molecola già presente nel nostro corpo è l’urea: oltre ad idratare efficacemente, in alte concentrazioni viene impiegata anche in condizioni di ipercheratosi. Parallelamente abbiamo l’allantoina. Seppur impiegata in concentrazioni minori, questa molecola ha proprietà idratanti maggiori e possiede persino capacità lenitive tanto che viene impiegata in prodotti post-rasatura e dopo sole. 


LE MACROMOLECOLE UTILI

Dalle micromolecole passiamo ora alle macromolecole. Generalmente sono di origine animale come il collagene, la cheratina e l’elastina ma oggigiorno vengono sostituti da ingredienti di origine vegetale o sintetizzati in laboratorio; esempio lampante è sicuramente l’acido ialuronico. Anch’esso già presente naturalmente nel nostro corpo è un ottimo alleato

per le pelli a tendenza secca. Sebbene non agisce in profondità (per un effetto più mirato è consigliata la sua forma idrolizzata), è in grado di aumentare il contenuto d’acqua tra lo strato corneo e l’epidermide, donando elasticità alla pelle ed equilibrando così la TEWL. 

 
 
 

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